Pubblicato in marzo 29th, 2013 | da Francesca
VINI DI ROMAGNA: IL PAGADEBIT
Del rosso per eccellenza, il sangiovese, già ne abbiamo abbondantemente parlato, ma la storia dei vini di Romagna non è finita qui. Una regione così ricca di tradizioni enogastronomiche, di leggende culinarie e di sapori antichi che si perdono nella notte dei tempi non può che presentare un patrimonio vinicolo variegato e ricco di sorprese.
Prendiamo ad esempio una abbondante mangiata di pesce fresco, meglio se consumato a pochi passi dal mare. Spaghetti allo scoglio, frittura e una bella rustida di pesce alla romagnola, dorata e croccante… Cosa manca? Sì, del buon vino meglio se un bianco, servito ghiacciato. E noi amanti del mare e del pesce non potevamo non offrire ai nostri ospiti anche una vasta scelta di vini bianchi, fermi o frizzanti, prodotti nelle nostre colline.
Oggi vi raccontiamo di una storia antica che parla di gente povera che non possedeva nulla se non i prodotti della loro terra. Qui, nell’entroterra cesenate e del forlivese, nasce il Pagadebit e già il nome ci dice più di qualsiasi racconto. Il vino bianco dal tipico colore giallo paglierino e dal profumo floreale era infatti un punto fermo per il contadino. Infatti il vitigno, particolarmente resistente e in grado di sopravvivere ad ogni condizione climatica forniva garanzia all’agricoltore di riuscire a pagare i debiti contratti durante l’annata vitivinicola.
Il Pagadebit di Romagna è prodotto DOC e IGT, ed è ottimo da gustare con paste e risotti di pesce, grigliate di pesce, fritture e verdure. Risulterà delizioso anche accompagnato a minestroni, verdure e carni bianche.