Pubblicato in novembre 8th, 2015 | da Lucia
BRISIGHELLA NELLE DOMENICHE DI NOVEMBRE
A novembre Brisighella si fa in quattro, letteralmente. Quattro domeniche per quattro sagre:
Le delizie del porcello, 8 novembre, in Piazza del Monte e vie adiacenti a Brisighella (RA).
La manifestazione vuole ricordare un antico rito che si svolgeva nell`aia di ogni casa colonica con l`uccisione e la successiva lavorazione della carne del maiale. L`appuntamento gastronomico, animato anche da musica, giochi e spettacoli folcloristici, offre ai cultori della buona cucina la possibilità di gustare, nei punti ristoro allestiti, varie specialità come saporiti ciccioli, profumata coppa di testa, rosei prosciutti, gustose salsicce, dolce al migliaccio, il tutto annaffiato con ottimo vino locale.
Le carni suine sono preparate e vendute da esperti norcini brisighellesi. Per l’occasione i ristoranti della zona proporranno piatti speciali a base di maiale.
Sagra delle pera volpina e del formaggio stagionato, domenica 15 novembre. in Piazza del Monte e vie adiacenti a Brisighella (RA).
Le pere volpine, piccole, tonde e dure erano un prodotto tipico della Valle del Lamone, oggi perlopiù un frutto dimenticato. La sagra contribuisce alla riscoperta delle proprietà di questo frutto tanto usato in passato e che i visitatori potranno consumare bollito, cotto in acqua o vino, oppure al forno presso i ristoranti locali e il punto ristoro allestito per l’occasione.
Sua maestà il tartufo, sagra del tartufo bianco brisighellese, domenica 22 novembre, a Brisighella (RA).
Le tipiche bancarelle poste nella piazza di fronte alla suggestiva “Via degli Asini” esporranno le varietà del “bianco autunnale”, dal profumo particolarmente intenso, e del tartufo nero. La genuina produzione del punto ristoro, allestito per l’occasione, sarà accompagnata dagli chef dei ristoranti locali che nei loro menù esaltano l’aroma del tartufo per la delizia dei palati più raffinati.
Brisighella è situata nella bassa valle del Lamone. I tartufai di questa zona sono abili ricercatori del prezioso tartufo. L’antico borgo medioevale e termale fa parte dei “Borghi più belli d’Italia” ed è certificato dal Touring Club Italiano con la “Bandiera Arancione”. Vanta inoltre importanti certificazioni quali “Città Slow” e “Città dell’Olio e del Vino”. Il paese è posto ai piedi di tre pinnacoli di gesso su cui poggiano la Rocca Manfrediana del XV secolo, la Torre detta dell’Orologio del XIX secolo costruita su un precedente fortilizio del 1290 e il Santuario del Monticino del XVIII secolo. L’antica Via del Borgo, meglio nota come “Via degli Asini”, così chiamata per il ricovero che offriva agli animali dei birocciai, è una strada sopraelevata e coperta illuminata da archi di differente ampiezza, racchiusa da un dedalo di viuzze acciottolate, tratti di cinta muraria e scale scolpite nel gesso.
E infine, domenica 29 novembre, sagra dell’ulivo e dell’olio. Quest’anno ricorre la 56° edizione della sagra che celebra le caratteristiche del prodotto più rappresentativo del territorio. La coltivazione dell’ulivo in terra brisighellese risale infatti a tempi antichissimi. Già in epoca romana, infatti, l’ulivo e le sue drupe erano conosciuti, apprezzati e valorizzati.
Un’occasione per trovare i ricercati olii extravergine, la “Nostrana di Brisighella”, prodotto al quale è stato assegnato dall`Unione Europea l`ambìto riconoscimento D.O.P., ed il raffinato “Nobil Drupa”, ricavato da due varietà rare di olive, la “Ghiacciola” e l’”Orfana”, che danno origine ad un olio dalle caratteristiche inconfondibili.
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