Pubblicato in marzo 21st, 2013 | da Francesca
I PASSATELLI
Terra di eccellenze e di sapori unici, la Romagna ha una storia tutta sua anche a tavola, fatta di piccoli miti intramontabili che da secoli rallegrano il momento del pasto, quasi sacro oseremo dire. Riti e tradizioni che le nostre nonne ci tramandano e che si perdono nella notte dei tempi.
Dopo la piadina e gli strozzapreti c’è un altro grande mito romagnolo, protagonista indiscusso della tavola delle feste. I passatelli sono proprio romagnoli e nascono in quegli antichi casolari di campagna dei contadini quando purtroppo c’era ben poco da mangiare e l’unica cosa da fare era quella di riutilizzare gli avanzi. Pane raffermo, formaggio indurito, uova e un poco di aromi, ecco la ricetta di questo capolavoro culinario.
E il nome così originale deriva proprio dal fatto che la arzdora romagnola faceva passare l’impasto attraverso i forellini dell’apposito strumento che conferiva al passatello questa forma a vermicello. Lo strumento si chiama ferro per i passatelli, e fer in dialetto, ma data la sua difficile reperibilità ad oggi è possibile utilizzare per la produzione della pasta anche un normale schiacciapatate.
La tradizione li vuole in brodo, ma oggi la ricetta è stata rivisitata da chef e cuochi che propongono i passatelli come una buonissima pasta asciutta, condita con ragù di carne, speck e pendolini oppure nella variante marinara con vongole e gamberi.
Ecco qua la ricetta di questo ottimo piatto.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
150 gr di parmigiano grattugiato
150 gr di pangrattato
3 uova
noce moscata e sale
Per prima cosa è necessario ottenere un impasto omogeneo amalgamando insieme uova, formaggio e pangrattato, a cui va aggiunto il sale e un pizzico di noce moscata.
L’impasto poi va poi diviso in pezzi alti circa 3 cm e poi schiacciato con l’apposito attrezzo.
Potete direttamente buttare i passatelli nel brodo bollente, meglio se di carne e aspettare il tempo di cottura di 5/6 minuti. Se invece volete cucinarli con un sugo di carne o pesce, preoccupatevi che l’impasto del passatello sia ben consistente.
E ora… buon appetito!